Si possono assumere edulcoranti durante la gravidanza?
Girano continue voci sul rapporto tra edulcoranti e salute, nonostante alcuni studi scagionino i surrogati dello zucchero. Informazioni che preoccupano le future mamme abituate a consumare questi prodotti. Segue una panoramica per porre fine ai luoghi comuni e vivere una gravidanza serena e "light"!

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Per sostituire lo zucchero da tavola (il saccarosio) e le sue calorie, la gamma di edulcoranti che conferiscono un sapore dolce è vasta. Dalla saccarina all'aspartame o ai polioli, passando per il sucralosio, il loro potere dolcificante ha reso possibile una drastica riduzione degli "zuccheri" aggiunti alle pietanze. Contrariamente a quel che si sente dire, non provocano la liberazione di insulina come "riflesso" al gusto dolce, non aumentano l'appetito né il numero di calorie ingerite per compensazione istintiva.
La saccarina: controindicata durante la gravidanza
La saccarina è il più datato degli edulcoranti, scoperto da oltre un secolo, e probabilmente uno dei più studiati. Poiché era stato riscontrato un effetto cancerogeno sull'animale, comunque mai dimostrato sull'uomo, le autorità sanitarie sono corse ai ripari applicando il principio della precauzione: questo edulcorante (che si trova, ad esempio, nella marca Mivida) è sconsigliato durante la gravidanza e l'allattamento. Lo stesso vale per il ciclamato, un altro dolcificante a elevato potere edulcorante (ad esempio la marca Sucaryl contiene sia ciclamato sia saccarina).
I polioli, zuccheri modificati da consumare con moderazione durante la gravidanza
Maltitolo e sciroppo di maltitolo (E965), isomalto (E953), lattitolo (E966), mannitolo (E421), sorbitolo (E420) o xilitolo (E967): questi polioli sono zuccheri modificati. Hanno lo stesso sapore, ma la metà delle calorie del saccarosio. Combinati con fibre, gelificanti o altro, sono consumabili (nei chewing-gum, nelle caramelle, ecc.) durante la gravidanza e/o l'allattamento, a condizione tuttavia di farlo con moderazione: una recente pubblicazione riferiva di un notevole dimagrimento dovuto al loro effetto lassativo (cfr. il sorbitolo), se assunti in dosi elevate. Sintomi sicuramente legati alla sensibilità individuale e al regime alimentare associato, più o meno ricco di fibre. Assolutamente non vale la pena di correre rischi durante la gravidanza.
Sì agli altri dolcificanti a elevato potere edulcorante, seppur con moderazione durante la gravidanza
Gli additivi sintetici, ovvero l'aspartame (composto da 2 amminoacidi, tra cui la fenilalanina) o il sucralosio (ricavato dallo zucchero), fino a prova contraria non sono nocivi per l'uomo (i rischi cancerogeni dell'aspartame, paventati in uno studio pubblicato nel 2005, sono stati in seguito completamente esclusi); in particolare, per la donna incinta o che allatta, l'assenza di effetti sulla gestazione è stata valutata dalle autorità competenti quando hanno fissato le dosi giornaliere accettabili (DGA). Tieni presente che la DGA di aspartame per una persona di 60 kg equivale a16 bottigliette da 355 ml di bibite gassate "light"! Praticamente quasi impossibile da raggiungere.
Sempre rispettando il principio della precauzione, è meglio utilizzare i dolcificanti senza esagerare, dopo avere letto le avvertenze, il nome o il numero. Fai attenzione alla lista degli ingredienti (esempio "edulcorante: aspartame" o "edulcorante: E 951").
Gli ipotetici effetti indesiderabili degli edulcoranti sono in ogni caso decisamente inferiori rispetto ai loro vantaggi per una donna incinta in sovrappeso o diabetica... Detto ciò, non devono sostituire gli alimenti con elevato valore nutritivo (frutta, verdura, pesce, ecc.). Perché un'alimentazione equilibrata è fondamentale per il nascituro!
Dr.ssa Brigitte Blond

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